giovedì 17 ottobre 2013

Tic tac

C'è qualcosa di diverso nelle albe che vedo. Forse sono i miei occhi a essere diversi. A vedere e guardare in modo totalmente inaspettato, anche per me.
Sulla soglia di questo burrone, ci sono solo io. E tutto il mondo è laggiù, debolmente illuminato.
E l'aria fresca mi passa fra i capelli, e le mie gambe ciondolano nel nulla. Penso che anche il mio cuore si sia perso.
E' rimasto a mesi fa, quando sperava in una parola in più, un gesto in più.
C'è qualcosa che non va in me, l'ho sempre saputo. La cosa che mi è stata detta di più in questo ultimo periodo è che non ho tempo per avere una storia.
Non ho tempo per le persone. E i miei tic tac vanno troppo veloce, le mie 24 ore si esauriscono in pochi minuti.
E io non ho tempo.
Mi sono lasciata trascinare lontano dall'oceano di cose che potevo fare. E adesso non ne ho più per nessuno.
Mi rendo conto di non aver nulla da offrire.
Mi hai lasciato andare, persa come una monetina da un centesimo. Inutile.
E io ho rattoppato, ho messo pezze da tutte le parti per non farmi crollare. Ho frequentato tanti esseri, e tutt'ora è così. E nessuno mi interessa.
Sono diventata completamente indifferente.
Mi sento al di sotto di tutto. Mi sono arresa all'inutilità che mi hai fatto provare. Non so se ringraziarti o mandarti a cagare. Ma eventualmente, nel caso lo volessi sapere, chiamami sarò felice di sillabarti la risposta.



domenica 31 marzo 2013

Ho le palpitazioni, il respiro accelera, la bocca cerca ossigeno. Mi sento esplodere. Mi sento lontana.
Non mi sento.
Mi fa male, mi fai male. Fai così tanto male che ti odio. Non ti sopporto.
Non riesco a volerti bene, o forse mi sono accorta che sono solo il tuo passatempo, qualche volta a settimana.
E la cosa che mi fa più male tra tutte le tue bugie, è la mancanza di rispetto.
Mi hai tolto anche quel poco che avevo.
E adesso si ritorna da capo. Ancora una volta.
Parole buttate al vento, le vedo allontanarsi ancora una volta. Insieme a tutti quei pezzi di speranza che avevo.